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Star Wars: Episodio I - La Minaccia Fantasma (1999)

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Star Wars: Episodio I - La Minaccia Fantasma (1999) Empty Star Wars: Episodio I - La Minaccia Fantasma (1999)

Messaggio Da simona Gio Mar 17, 2011 3:23 pm

Star Wars: Episodio I - La Minaccia Fantasma


Star Wars: Episodio I - La minaccia fantasma (titolo originale Star Wars: Episode I - The Phantom Menace) è il quarto film, in ordine di produzione, della fortunata saga fantascientifica di Guerre Stellari ideata da George Lucas. Il film è stato distribuito nelle sale negli USA il 19 maggio 1999, mentre nelle sale in Italia il 17 settembre 1999.

In ordine narrativo, come indica il sottotitolo "Episodio I", rappresenta invece l'inizio della saga. È infatti il primo film della "nuova trilogia" (episodi I, II e III), antefatto della "trilogia originale" (episodi IV, V e VI). I prequel hanno svolto un ruolo pionieristico nell'utilizzo delle attrezzature digitali in Alta Definizione rispetto alla pellicola.

Il titolo del film La minaccia fantasma, fa riferimento a Darth Sidious, in quanto membro dell'ordine Sith, ritenuto estinto da un millennio, e in quanto appare sempre, tranne che in una scena, sotto forma di ologramma.


Star Wars: Episodio I - La Minaccia Fantasma (1999) StarWarsEpisodioILaMinacciaFantasma


La Galassia è governata da un unico e grande Stato, la Repubblica Galattica, da secoli ormai caduta in una profonda crisi. Essa, così grande e dal sistema antico e inadeguato, non al passo con i tempi, è caduta vittima della corruzione, di cui il Senato Galattico, composto dai rappresentanti dei pianeti aderenti alla Repubblica, si è fatto portavoce.

Gli stessi Cavalieri Jedi, un ordine di monaci guerrieri garanti della pace e della giustizia, che traggono potere dal Lato Chiaro del mistico campo energetico chiamato Forza, hanno inconsapevolmente perso buona parte della propria capacità di percepire il futuro e di mantenere l'ordine nella Repubblica.
« Questi tipi della Federazione sono codardi, e il negoziato sarà breve. »

(Qui Gon Jinn al suo allievo Obi Wan)

In risposta a una legge sulla tassazione verso le rotte commerciali al di fuori dei confini dello spazio repubblicano, promulgata dal Senato Galattico, la Federazione dei Mercanti, gestita dall'avido Viceré Nute Gunray, mette sotto embargo con una flotta di astronavi il pianeta Naboo, che di recente ha eletto al governo la quattordicenne regina Padmé Naberrie Amidala. Disperato, il Cancelliere della Repubblica Finis Valorum invia due Jedi, il maestro Qui-Gon Jinn e il suo allievo padawan Obi-Wan Kenobi, in veste di negoziatori.

Giunti sull'astronave usata come quartier generale da Gunray, il maestro Jedi e il discepolo vengono aggrediti dai droidi da battaglia che costituiscono l'esercito privato della Federazione. Nascondendosi in una delle astronavi che trasportano carri armati AAT e MTT carichi di droidi, essi giungono segretamente sulla superficie di Naboo e cercano di mettersi in contatto con la regina.
Qui-Gon intuisce che c'è un piano più ampio dietro a quell'assedio, che non si tratta solo di una banale questione commerciale, poiché Naboo è troppo lontano dai pianeti più influenti della Repubblica per poter essere seriamente messo sotto embargo. Nute Gunray, il suo consigliere Rune Haako, il capitano della flotta Daultay Dofine e il Senatore della Federazione Lott Dod, infatti, prendono ordini da Darth Sidious, l'attuale Oscuro Signore dei Sith, ovvero dei Jedi rinnegati e malvagi, devoti al Lato Oscuro della Forza, che si riteneva scomparsi dopo il massacro ordito dai Jedi Chiari un millennio prima. Questo misterioso individuo dichiara a Gunray di avere potere in Senato, e promette di revocare la legge sulla tassazione dei confini repubblicani a patto che la Federazione, con il suo intervento, causi una crisi nel governo.

Giunti nelle paludi del pianeta, Qui-Gon e Obi-Wan salvano la vita a Jar Jar Binks, un maldestro abitante di Naboo appartenente alla specie anfibia Gungan che giura loro un debito di vita.
Jar Jar conduce i due nella città Otoh Gunga e qui Qui-Gon tenta di convicere il Boss Rugor Nass, capo dei Gungan, a mettere da parte i dissapori tra il suo popolo e gli umani nabooiani per fare fronte comune contro la Federazione. I leader gungan ritengono però che le loro città subacquee siano al sicuro e si limitano ad autorizzare i due Jedi a portare con loro Jar Jar (che era stato esiliato per la sua pericolosa goffaggine) e a noleggiare un sottomarino Bongo con il quale arrivano a Theed, capitale degli umani nabooiani, e liberata la regina Padmé Amidala, la convincono a raggiungere il pianeta Coruscant, la capitale della Repubblica, per poter esporre il caso del suo mondo al Senato Galattico.

L'astronave personale della sovrana, pilotata da alcuni agenti e piloti del Capitano Panaka, capo della polizia nabooiana, riesce incredibilmente a decollare, ma il fuoco delle navi della Federazione danneggia gravemente il propulsore dell'iperguida del veicolo, che solo grazie alle riparazioni di emergenza effettuate dal droide astromeccanico reale R2-D2 riesce a raggiungere l'iperspazio.
Preoccupati per la fuga della regina, Gunray e Haako chiedono consiglio a Sidious, che decide di inviare il suo abile apprendista Darth Maul a cercare la regina Padmé, la cui firma è necessaria per rendere legale la degenerazione dell'embargo in occupazione militare.

Frattanto il guasto costringe i fuggiaschi a sostare su Tatooine, un mondo controllato da malviventi al di fuori dei confini repubblicani e, conseguentemente, del controllo della Federazione dei Mercanti.
Mentre cercano i ricambi necessari per l' astronave, Qui-Gon, Jar Jar, Padmé (cammuffatasi da ancella) ed R2 raggiungono il villaggio di Mos Espa e lì incontrano il piccolo Anakin Skywalker, uno schiavo di nove anni che vive con sua madre Shmi e con il suo droide protocollare personale C-3PO (da lui stesso assemblato) e lavora per l'avido rottamaio Watto. L'incontro segnerà una svolta importantissima, ma inattesa: il piccolo, infatti, ha una enorme predisposizione naturale per l'uso della Forza, e ciò potrebbe renderlo il Prescelto di cui un'antica profezia Jedi parla da secoli.
« Vede le cose prima che succedono, è una prerogativa dei Jedi. Se fosse nato nella Repubblica lo avremmo identificato prima. La Forza è singolarmente possente in lui... »

(Qui Gon parla con Shmi)

Qui-Gon viene a sapere che Anakin ha costruito un veicolo da corsa sguscio e che nella città sta per tenersi la competizione Boonta Eve Classic PodRacers, organizzata dal gangster Jabba the Hutt, e, fingendosi il proprietario del veicolo, convince Watto a far competere Anakin, stipulando con lui questo accordo: se Anakin vincerà, il rottamaio riceverà l'intero premio e darà gratuitamente i pezzi di ricambio al Jedi, che, in caso di sconfitta, lo indennizzerà cedendogli la sua astronave.
Il giorno seguente, appena prima dell'inizio della corsa, Qui-Gon propone a Watto anche un secondo patto: in caso di vittoria, Anakin e Shmi saranno liberati dal loro padrone, che riceverà lo sguscio se Anakin perderà. Watto però afferma che due schiavi valgano più di uno sguscio, e decide di liberare solo Anakin.
In Tunisia sono state girate le scene ambientate sul pianeta Tatooine

La già pericolosa corsa viene ulteriormente movimentata dalle scorrettezze del noto pilota Sebulba, il quale ha causato numerosi incidenti, e dall'agguato teso ai concorrenti da alcuni predoni Tusken, ma grazie ai riflessi tipici di chi è sensibile alla Forza, Anakin riesce a trionfare, ottenendo la libertà e i ricambi necessari ai suoi nuovi amici, insieme ai quali decide di partire nonostante la sua notevole incertezza di abbandonare o meno la madre.
Giunto la notte prima su Tatooine, Darth Maul, con il suo Infiltratore Sith cerca di pimbare addosso al jedi Qui-Gon, il quale viene aggredito tramite un combattimento di spade laser e solo per miracolo riesce a sopravvivere salendo sulla nave della Regina in decollo.

Padmé, diretta su Coruscant, viene continuamente ossessionata dal pensiero che il Popolo della Regina debba essere condannato a morte dalla Federazione e in questo momento avviene una strana confidenza tra Anakin e Padmé; il ragazzo le regala un pendente portafortuna.
Giunta finalmente su Coruscant, Padmé Amidala incontra il Senatore Palpatine, rappresentante di Naboo, il quale le riferisce che il Cancelliere Valorum ha le mani legate dai burocrati manovrati dal Senatore Dodd ed è impotente di fronte a questa crisi. Spronata dal Senatore, Padmé richiede una mozione di sfiducia verso il Cancelliere Valorum, che viene approvata in tutto il Senato Galattico, che costringe il politico a dimettersi.

Qui-Gon e Obi-Wan fanno poi rapporto a Yoda, Gran Maestro dell'Ordine Jedi, e al suo luogotenente Mace Windu circa il presunto Sith che li ha aggrediti a Tatooine e su Anakin Skywalker, convinti che sia la chiave per il riscatto della Galassia. Il Consiglio dei Jedi nega però l'addestramento di Anakin, in quanto è troppo grande per iniziare il tirocinio. Inoltre in lui si scorgono molte paure, istigatrici per eccellenza al Lato Oscuro della Forza, per cui i Maestri Jedi concludono che se fosse addestrato, egli si rivelerebbe una pericolosa arma di distruzione nei confronti di tutta la Galassia.

Yoda riassegna Qui-Gon come guardia del corpo di Padmé, che nel frattempo ha deciso di ritornare a Naboo, volendo respingere la Federazione dei Mercanti a fianco del proprio popolo.

Tornata sul suo rinascimentale pianeta, Padmé riunisce gli agenti della polizia sfuggiti alla cattura e si incontra con Boss Nass, col quale stipula un'alleanza ben riuscita.
La Grande Armata Gungan, guidata da Jar Jar e dal capitano Tarpals, attira i droidi che proteggono Theed fuori dalla città, consentendo al commando guidato dalla regina di entrare nel palazzo reale per tentare di catturare Gunray e Haako.
Durante la sparatoria nel palazzo Anakin, nascostosi a bordo di un caccia stellare, avvia accidentalmente il veicolo, e attacca insieme ai piloti della flotta nabooiana la nave della Federazione che, sotto il comando di Daultay Dofine, telecomanda i droidi.
Frattanto Qui-Gon e Obi-Wan affrontano di nuovo Darth Maul, giunto su Naboo per partecipare alla battaglia, che li obbliga a separarsi dagli uomini della Regina.

La battaglia inizia a volgere al peggio per i riuniti abitanti di Naboo, accerchiati sul pianeta, in stallo nello spazio e privati dei Jedi. Durante il conflitto con il Sith, Obi Wan si separa involontariamente dal maestro Qui-Gon, osservandolo poi con grande dolore mentre viene ucciso dal Sith.

Anakin riesce però a superare i deflettori della nave federale e a distruggerla disattivando l'armata meccanica, mentre Padmé, con un blitz delle proprie guardie, cattura il viceré della Federazione e il suo luogotenente e Maul viene a sua volta ucciso dal rabbioso Obi-Wan.

Terminata la guerra, i vertici della Federazione dei Mercanti vengono condotti prigionieri su Coruscant con tredici anni di prigionia, mentre Palpatine, appena nominato Cancelliere al posto di Valorum, sopraggiunge per i festeggiamenti. A malincuore, il vecchio Yoda cede all'insistenza di Obi-Wan, che, appena divenuto cavaliere Jedi, aveva promesso al morente Qui-Gon di prendere come allievo il piccolo Anakin.






Star Wars: Episodio I - La Minaccia Fantasma
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