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Eyeballing: l'ultimo "sballo" Superalcolici utilizzati come collirio

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Eyeballing: l'ultimo "sballo" Superalcolici utilizzati come collirio Empty Eyeballing: l'ultimo "sballo" Superalcolici utilizzati come collirio

Messaggio Da simona Mer Giu 29, 2011 2:07 pm

Superalcolici utilizzati come collirio: è l'ultima
moda arrivata dalla Francia. Un nuovo modo di bere all'estremo, che
tenta sempre più giovani ma che può rendere ciechi. L'allarme degli
esperti dell'Istituto Superiore di Sanità di Valeri Pini



Bicchieri di vodka o di whisky usati come un
collirio. Superalcolici versati come se fossero gocce negli occhi per
raggiungere in pochi minuti lo "sballo" puro. È questo l'ultimo capitolo
dell'extreme drinking, il bere estremo che tenta sempre più i giovani.
Una pratica impressionante che è appena arrivata anche in Italia. Si
spalancano gli occhi, si fa aderire il collo della bottiglia o il bordo
del bicchiere pieni di alcol e si versa. Se volete farvi un'idea
dell'eyeballing vi basta cliccare sul web dove impazza. Il passaparola
tra i giovani è arrivato su Facebook e su Youtube si trovano spiegazioni
su questa nuova moda che spopola nei rave party. Una pratica pericolosa
nata in Francia, che si è diffusa in Gran Bretagna, per poi sbarcare
nel nostro paese. Ma spesso i giovani non sanno a che rischi vanno
incontro, perché se ubriacarsi fa male, assorbire superalcolici dagli
occhi, può rendere ciechi in modo definitivo.

Un falso mito.
una pratica stupida e dolorosa. I ragazzini pensano che assorbire
l'alcol dalla mucosa oculare porti allo sballo immediato, in funzione
della vicinanza con il cervello, ma non è così" spiega Emanuele Scafato,
gastroenterologo, epidemiologo dell'istituto superiore di Sanità e
presidente della Società italiana di alcologia. "Di solito, per
ubriacarsi, i ragazzi bevono 5-6 bicchieri di bevanda alcolica, una
quantità che è letteralmente impossibile far passare dagli occhi. In
realtà i giovani fanno eyeballing quando sono già ubriachi".

Pericoli per la salute.
Ma quali sono i pericoli per la salute? "Se si mette il collo della
bottiglia sul bulbo oculare e si applica una pressione" continua
Scafato, "l'occhio risulta immediatamente danneggiato sia per un danno
meccanico diretto alla cornea, sia attraverso una ischemia dovuta allo
scarso afflusso del sangue a causa della compressione. Ma non è tutto.
Quando si versa l'alcol la situazione peggiora. Il contatto con il
liquido fa molto male irrita la congiuntiva e peggiora l'abrazione della
cornea già danneggiata. In funzione di quantità di alcol e di durata
dell'esperienza si può arrivare immediatamente alla cecità
irreversibile". In Italia il 14,4% delle intossicazioni da alcol coinvolgono minori di 14 anni, mentre il 25,4% sono giovani fra i 25 e i 35 anni.

Mode 'estreme'.
Ma perché i ragazzi cercano pratiche così estreme? "Oggi l'alcol è una
nuova dipendenza, ma non quella dei nostri nonni, una ben più subdola e
non sufficientemente stigmatizzata. I giovani si danno appuntamento su
Facebook e si trovano in una piazza per ubriacarsi insieme. C'è una
compulsività collettiva, una esigenza patologica di intossicazione
collettiva. Un rito che spinge i teenager a incontrarsi non più per socializzare ma per intossicarsi nell'indifferenza della collettività.
Una droga a basso costo e di vasta portata che sta sconvolgendo i
giovanissimi che sono candidati a un incrementato rischio di demenza
precoce a causa del bere, proposto sempre e costantemente come un valore
positivo. L'alcol è sempre presente nei grandi eventi e la pubblicità
suggerisce che non è possibile divertirsi senza superalcolici.
__IMG2D__Si tratta di un messaggio sbagliato, rafforzato anche da alcuni
personaggi dello spettacolo, beniamini dei giovanissimi, che
neutralizzano con poche, irresponsabili battute, il lavoro delle
istituzioni, degli operatori , gli investimenti pubblici di milioni di
euro delle campagne di prevenzione. Il tutto a dimostrazione della
mancanza di cultura e di sensibilità sulla prima causa di morte tra i
giovani in Italia".

I dati. Nel nostro paese ci
sono 66mila alcol dipendenti e fra loro l'1,1% ha meno di 19 anni. Alla
lunga l'uso dell'alcol influisce sul cervello, indebolisce la memoria. A
rischio anche il fegato che viene danneggiato e alla lunga può portare
alla cirrosi epatica o al tumore.

Messaggi sbagliati. L'alcol
è facile da reperire ed è anche una sostanza economica. "A volte sembra
che non ci sia divertimento senza superalcolici. I giovani fanno
collette alcoliche come regalo per un compleanno, fanno spese collettive
al supermercato e poi si nascondono a bere". I ragazzi sono lasciati
troppo soli di fronte a questo problema. C'è una responsabilità degli
adulti? "Va considerato che sono lievitati gli investimenti
pubblicitari in questo settore: erano 169 milioni nel 2007 e sono
diventati 307 nel 2010" spiega Scafato. "Happy hours, pub's crawl, open
bar, 'drink as much as you can' erano fenomeni commerciali in voga nei
paesi anglosassoni ma sconosciuti sino a pochi anni fa da noi. E si è
fatto poco per contrastare l'aumento vertiginoso della disponibilità di
alcol ai giovani e ai minori. Ad esempio, nonostante il codice penale
vieti la somministrazione di alcolici ai minori di anni 16, gli stessi
sindaci sono costretti ad ordinanze comunali, spesso "creative" e
sicuramente disomogenee rispetto al territorio di competenza, per
vietare ciò che è nei fatti già vietato. Questo testimonia una debolezza
delle forze in campo. C'è molto da recuperare per tutelare i giovani".






(28 giugno 2011)
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