Il miglio verde (1999)
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Il miglio verde (1999)
Il miglio verde
« Lui le ha uccise con il loro amore perché si volevano bene. Adesso hai visto com'è. È così che va tutti i giorni, è così che va in ogni parte del mondo. »
(John Coffey a Paul Edgecombe)
Siamo nel 1999 e il vecchio Paul Edgecombe, che vive da alcuni anni presso una casa di riposo, è tormentato da incubi ricorrenti. Un giorno, durante la visione del film in bianco e nero Cappello a cilindro, scoppia a piangere e, accompagnata l'amica Elaine in una stanza, inizia a raccontarle la storia dell'anno in cui conobbe John Coffey.
È il 1935. Paul lavora nel Braccio E del carcere di Cold Mountain, il "Miglio Verde", così chiamato dalle guardie perché i detenuti condannati a morte vi percorrono il loro ultimo miglio: si tratta di una striscia di linoleum verde che conduce alla sedia elettrica, ribattezzata la vecchia scintillante.
Tutto cambia incredibilmente quando John Coffey, un enorme uomo di colore apparentemente ritardato mentale, giunge nel braccio della morte, condannato per aver stuprato e ucciso due sorelline (Cora e Kate Detterick). John si mostra fin dall'inizio molto fragile, piange la notte, è silenzioso e chiede a Paul di lasciare una luce sempre accesa perché ha paura del buio. Sono molti i segreti dell'uomo e Paul decide di leggere i verbali dell'udienza per capire cosa abbia fatto e soprattutto perché.
Nel frattempo in carcere arriva un altro detenuto, Wild Bill Wharton, fanatico di Billy the Kid: anch'egli è condannato a morte per aver ucciso tre persone (tra cui una donna incinta) durante una rapina fallita in un istituto di credito. Appena entrato in carcere, dopo essersi finto drogato nell'ospedale psichiatrico da cui era stato prelevato, attacca le guardie che lo scortano, cercando di soffocare con la catena delle manette Dean Stanton e stendendo con una forte gomitata Harry Terwilliger. Paul viene colpito al basso ventre con un calcio (cosa che gli provoca un dolore lancinante a causa di un'infiammazione alla vescica che da tempo gli crea problemi) e si rende necessario l'intervento di Brutus "Brutal" Howell dato che Percy, un secondino raccomandato, è paralizzato dalla paura (nonostante l'arroganza che egli normalmente manifesta per via delle sue conoscenze altolocate). Nei giorni successivi, Wild Bill non smette di provocare i custodi: sputa in faccia a Brutal una torta di cioccolato, minaccia e palpa nelle parti intime Percy (che piange e si urina addosso) e sputa contro lo stesso Paul. A causa di ciò Wild Bill viene rinchiuso nella cella d'isolamento in due occasioni.
Dopo l'incidente iniziale con Wild Bill, mentre le altre guardie vanno in infermeria per farsi medicare, Paul cade a terra nel corridoio a causa del dolore lancinante alla vescica già infiammata. John, vedendo il capo (termine con cui lui si rivolge ai custodi) sofferente, lo invita ad avvicinarglisi, cosa che Paul fa a fatica. John afferra Paul con forza nella parte sofferente: d'un tratto si accendono tutte le luci e dalla bocca del detenuto escono nuvole di insetti che si dissolvono nell'aria. Quella notte Paul si accorge di essere guarito e riesce a fare l'amore con sua moglie Janice dopo molti giorni in cui non ne era più stato in grado.
Nel braccio della morte fa la sua apparizione anche un topo che si affeziona al detenuto francese Eduard "Del" Delacroix (reo-confesso di aver violentato e ucciso una ragazza e di aver scatenato un incendio nel tentativo di occultarne il cadavere, provocando la morte involontaria di altre sette persone), che lo battezza Mister Jingles. Il topolino, mentre insegue un oggetto lanciatogli da Delacroix, viene pestato e ucciso da Percy (adirato con Del per averlo deriso quando era stato temporaneamente cacciato dal carcere e per i commenti ironici sul suo comportamento codardo durante le provocazioni di Wild Bill) che, soddisfatto della sua bravata, va poi a lucidare la 'vecchia scintillante'. È qui che John torna nuovamente a stupire: dopo aver preso il topo, riesce a riportarlo in vita tra l'incredulità generale.
Si fanno le prove per la condanna a morte di Delacroix, della quale vorrebbe gestire tutto Percy, cosa che ottiene solo dopo aver promesso a Paul che sarebbe andato via dal carcere chiedendo, il giorno successivo, il trasferimento in un ospedale psichiatrico. La successiva esecuzione è un disastro: Percy, senza farsi notare dagli altri, non bagna la spugna da mettere sul capo del francese, consapevole che così facendo l'esecuzione sarà straziante. Delacroix muore in modo atroce prendendo fuoco (la spugna bagnata serviva proprio ad evitarlo) e la gente che assiste vomita a causa del tanfo di carne bruciata.
Durante un pranzo nel giardino di Paul, a cui sono invitati anche i suoi colleghi, si discute sulla reale colpevolezza di John e, considerati i suoi poteri sovrannaturali, sul suo utilizzo per curare un tumore al cervello che ha colpito Melinda, la moglie di Warden Hal Moores, capo del carcere ed amico di Paul. Si decide, con tutti i rischi che ciò comporta, di far evadere John per una notte, ma senza coinvolgere Dean, il più giovane dei custodi, con due bimbi piccoli ed un terzo in arrivo: lui resterà nel Miglio Verde a coprire l'uscita degli altri.
Cala la sera e Paul, Harry e Brutal decidono di dare un sonnifero a Wild Bill così da farlo dormire durante la loro assenza. Quindi mettono in bocca a Percy un calzino tenuto con dello scotch e lo rinchiudono nella cella d'isolamento con la scusa di punirlo per tutte le malefatte da lui compiute, in particolare per quanto successo a Del.
Entrati nella sua cella, John dimostra di essere già consapevole di quanto gli stanno per chiedere, sbalordendo per l'ennesima volta le guardie. Prima di uscire, Wild Bill, pur in preda al sonnifero, si alza e afferra, mentre sta passando, un braccio di John, che rimane sconvolto dal contatto: poco dopo Bill finalmente sviene. I protagonisti giungono a casa di Warden che esce armato, spaventato nel vedere il detenuto e pensando che abbia preso in ostaggio le guardie. John riesce a tranquillizzarlo ed entra nella villa dirigendosi direttamente verso la camera di Melinda. Come capitato per Mister Jingles, anche Melinda guarisce: questa volta, però, John non espelle il materiale da lui succhiato alla donna, rimanendo in uno stato di sofferenza.
Warden è incredulo e chiede a Paul cosa possa fare intuendo l'innocenza dell'uomo. Al ritorno in carcere, avvenuto con difficoltà per le sue cattive condizioni, John viene riportato nella sua cella.
Le tre guardie tornano quindi da Percy e lo liberano. Poco dopo succede un altro fatto sconcertante: John, dopo aver afferrato, tra le sbarre, Percy, gli trasferisce il male succhiato a Melinda. La guardia, sconvolta, spara e uccide Wild Bill. Paul gli chiede il perché di questa azione e John, presolo per mano, gli fa vedere come in un film cosa aveva visto quando Wild Bill gli aveva afferrato il braccio la sera della momentanea evasione, cioè cosa si celava dentro il cuore di Bill: era quest'ultimo il vero assassino delle due bambine (della cui morte John era stato ingiustamente accusato) e "le ha uccise con il loro amore" (cioè minacciando ciascuna di far del male alla sorella in caso di resistenza).
Dopo vari accertamenti, Percy, che presenta gli stessi segni della malattia che prima manifestava Melinda, viene condotto in qualità di paziente nell'ospedale dove avrebbe dovuto essere trasferito per lavoro: Warden chiede a Paul se la vicenda sia collegata alla guarigione di sua moglie ma quest'ultimo lo nega.
Il giorno prima dell'esecuzione, Paul entra nella cella di John e inizia un lungo discorso in cui gli chiede se egli voglia fuggire, scappare dalla sorte ingiusta che lo accompagna: ma l'uomo vuole morire e lo dice chiaramente alla guardia, perché è stufo di essere solo "come un passero nella pioggia", ma soprattutto è stufo del male che gli uomini si fanno tra di loro, perché a lui questo provoca un dolore molto forte, "come schegge di vetro conficcate nella testa". Paul chiede a John se ha un desiderio particolare e John chiede di poter mangiare qualcosa di buono e di vedere una pellicola, cosa che lui non aveva mai fatto: assistono insieme al film Cappello a cilindro, proprio quello che vedrà Paul nella casa di riposo e che scatenerà il suo pianto.
Il giorno della condanna arriva e prima di dare avvio all'accensione della sedia elettrica, nella commozione generale dei custodi per l'ingiustizia che sta per compiersi, Paul dà la mano a John e pronuncia a fatica le parole che lo uccideranno.
Il racconto finisce qui ma Elaine si dimostra scettica riguardo alla storia e alle date: Paul, infatti, aveva detto che all'epoca dei fatti, nel 1935, aveva un figlio adulto, cosa possibile solo se lui fosse nato nell'Ottocento. La donna si ricrede quando Paul la porta in collina dove, in un casale abbandonato, vive ancora, dopo tanti anni, Mister Jingles: spiega, inoltre, che all'epoca dell'esecuzione di John egli aveva 44 anni mentre ora ne ha 108 e gode di buona salute. Tutto questo sembra derivare da una specie di effetto collaterale provocato da John che ha trasferito parte di sé stesso sia a Paul quando gli ha stretto la mano prima di essere giustiziato sia a Mr Jingles quando l'ha risuscitato tenendolo tra le mani. Paul conclude che questa vita così lunga che lo fa sopravvivere alla moglie, al figlio, ai colleghi e infine alla stessa Elaine sia in realtà una sorta di punizione divina per aver giustiziato John.
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« Lui le ha uccise con il loro amore perché si volevano bene. Adesso hai visto com'è. È così che va tutti i giorni, è così che va in ogni parte del mondo. »
(John Coffey a Paul Edgecombe)
Siamo nel 1999 e il vecchio Paul Edgecombe, che vive da alcuni anni presso una casa di riposo, è tormentato da incubi ricorrenti. Un giorno, durante la visione del film in bianco e nero Cappello a cilindro, scoppia a piangere e, accompagnata l'amica Elaine in una stanza, inizia a raccontarle la storia dell'anno in cui conobbe John Coffey.
È il 1935. Paul lavora nel Braccio E del carcere di Cold Mountain, il "Miglio Verde", così chiamato dalle guardie perché i detenuti condannati a morte vi percorrono il loro ultimo miglio: si tratta di una striscia di linoleum verde che conduce alla sedia elettrica, ribattezzata la vecchia scintillante.
Tutto cambia incredibilmente quando John Coffey, un enorme uomo di colore apparentemente ritardato mentale, giunge nel braccio della morte, condannato per aver stuprato e ucciso due sorelline (Cora e Kate Detterick). John si mostra fin dall'inizio molto fragile, piange la notte, è silenzioso e chiede a Paul di lasciare una luce sempre accesa perché ha paura del buio. Sono molti i segreti dell'uomo e Paul decide di leggere i verbali dell'udienza per capire cosa abbia fatto e soprattutto perché.
Nel frattempo in carcere arriva un altro detenuto, Wild Bill Wharton, fanatico di Billy the Kid: anch'egli è condannato a morte per aver ucciso tre persone (tra cui una donna incinta) durante una rapina fallita in un istituto di credito. Appena entrato in carcere, dopo essersi finto drogato nell'ospedale psichiatrico da cui era stato prelevato, attacca le guardie che lo scortano, cercando di soffocare con la catena delle manette Dean Stanton e stendendo con una forte gomitata Harry Terwilliger. Paul viene colpito al basso ventre con un calcio (cosa che gli provoca un dolore lancinante a causa di un'infiammazione alla vescica che da tempo gli crea problemi) e si rende necessario l'intervento di Brutus "Brutal" Howell dato che Percy, un secondino raccomandato, è paralizzato dalla paura (nonostante l'arroganza che egli normalmente manifesta per via delle sue conoscenze altolocate). Nei giorni successivi, Wild Bill non smette di provocare i custodi: sputa in faccia a Brutal una torta di cioccolato, minaccia e palpa nelle parti intime Percy (che piange e si urina addosso) e sputa contro lo stesso Paul. A causa di ciò Wild Bill viene rinchiuso nella cella d'isolamento in due occasioni.
Dopo l'incidente iniziale con Wild Bill, mentre le altre guardie vanno in infermeria per farsi medicare, Paul cade a terra nel corridoio a causa del dolore lancinante alla vescica già infiammata. John, vedendo il capo (termine con cui lui si rivolge ai custodi) sofferente, lo invita ad avvicinarglisi, cosa che Paul fa a fatica. John afferra Paul con forza nella parte sofferente: d'un tratto si accendono tutte le luci e dalla bocca del detenuto escono nuvole di insetti che si dissolvono nell'aria. Quella notte Paul si accorge di essere guarito e riesce a fare l'amore con sua moglie Janice dopo molti giorni in cui non ne era più stato in grado.
Nel braccio della morte fa la sua apparizione anche un topo che si affeziona al detenuto francese Eduard "Del" Delacroix (reo-confesso di aver violentato e ucciso una ragazza e di aver scatenato un incendio nel tentativo di occultarne il cadavere, provocando la morte involontaria di altre sette persone), che lo battezza Mister Jingles. Il topolino, mentre insegue un oggetto lanciatogli da Delacroix, viene pestato e ucciso da Percy (adirato con Del per averlo deriso quando era stato temporaneamente cacciato dal carcere e per i commenti ironici sul suo comportamento codardo durante le provocazioni di Wild Bill) che, soddisfatto della sua bravata, va poi a lucidare la 'vecchia scintillante'. È qui che John torna nuovamente a stupire: dopo aver preso il topo, riesce a riportarlo in vita tra l'incredulità generale.
Si fanno le prove per la condanna a morte di Delacroix, della quale vorrebbe gestire tutto Percy, cosa che ottiene solo dopo aver promesso a Paul che sarebbe andato via dal carcere chiedendo, il giorno successivo, il trasferimento in un ospedale psichiatrico. La successiva esecuzione è un disastro: Percy, senza farsi notare dagli altri, non bagna la spugna da mettere sul capo del francese, consapevole che così facendo l'esecuzione sarà straziante. Delacroix muore in modo atroce prendendo fuoco (la spugna bagnata serviva proprio ad evitarlo) e la gente che assiste vomita a causa del tanfo di carne bruciata.
Durante un pranzo nel giardino di Paul, a cui sono invitati anche i suoi colleghi, si discute sulla reale colpevolezza di John e, considerati i suoi poteri sovrannaturali, sul suo utilizzo per curare un tumore al cervello che ha colpito Melinda, la moglie di Warden Hal Moores, capo del carcere ed amico di Paul. Si decide, con tutti i rischi che ciò comporta, di far evadere John per una notte, ma senza coinvolgere Dean, il più giovane dei custodi, con due bimbi piccoli ed un terzo in arrivo: lui resterà nel Miglio Verde a coprire l'uscita degli altri.
Cala la sera e Paul, Harry e Brutal decidono di dare un sonnifero a Wild Bill così da farlo dormire durante la loro assenza. Quindi mettono in bocca a Percy un calzino tenuto con dello scotch e lo rinchiudono nella cella d'isolamento con la scusa di punirlo per tutte le malefatte da lui compiute, in particolare per quanto successo a Del.
Entrati nella sua cella, John dimostra di essere già consapevole di quanto gli stanno per chiedere, sbalordendo per l'ennesima volta le guardie. Prima di uscire, Wild Bill, pur in preda al sonnifero, si alza e afferra, mentre sta passando, un braccio di John, che rimane sconvolto dal contatto: poco dopo Bill finalmente sviene. I protagonisti giungono a casa di Warden che esce armato, spaventato nel vedere il detenuto e pensando che abbia preso in ostaggio le guardie. John riesce a tranquillizzarlo ed entra nella villa dirigendosi direttamente verso la camera di Melinda. Come capitato per Mister Jingles, anche Melinda guarisce: questa volta, però, John non espelle il materiale da lui succhiato alla donna, rimanendo in uno stato di sofferenza.
Warden è incredulo e chiede a Paul cosa possa fare intuendo l'innocenza dell'uomo. Al ritorno in carcere, avvenuto con difficoltà per le sue cattive condizioni, John viene riportato nella sua cella.
Le tre guardie tornano quindi da Percy e lo liberano. Poco dopo succede un altro fatto sconcertante: John, dopo aver afferrato, tra le sbarre, Percy, gli trasferisce il male succhiato a Melinda. La guardia, sconvolta, spara e uccide Wild Bill. Paul gli chiede il perché di questa azione e John, presolo per mano, gli fa vedere come in un film cosa aveva visto quando Wild Bill gli aveva afferrato il braccio la sera della momentanea evasione, cioè cosa si celava dentro il cuore di Bill: era quest'ultimo il vero assassino delle due bambine (della cui morte John era stato ingiustamente accusato) e "le ha uccise con il loro amore" (cioè minacciando ciascuna di far del male alla sorella in caso di resistenza).
Dopo vari accertamenti, Percy, che presenta gli stessi segni della malattia che prima manifestava Melinda, viene condotto in qualità di paziente nell'ospedale dove avrebbe dovuto essere trasferito per lavoro: Warden chiede a Paul se la vicenda sia collegata alla guarigione di sua moglie ma quest'ultimo lo nega.
Il giorno prima dell'esecuzione, Paul entra nella cella di John e inizia un lungo discorso in cui gli chiede se egli voglia fuggire, scappare dalla sorte ingiusta che lo accompagna: ma l'uomo vuole morire e lo dice chiaramente alla guardia, perché è stufo di essere solo "come un passero nella pioggia", ma soprattutto è stufo del male che gli uomini si fanno tra di loro, perché a lui questo provoca un dolore molto forte, "come schegge di vetro conficcate nella testa". Paul chiede a John se ha un desiderio particolare e John chiede di poter mangiare qualcosa di buono e di vedere una pellicola, cosa che lui non aveva mai fatto: assistono insieme al film Cappello a cilindro, proprio quello che vedrà Paul nella casa di riposo e che scatenerà il suo pianto.
Il giorno della condanna arriva e prima di dare avvio all'accensione della sedia elettrica, nella commozione generale dei custodi per l'ingiustizia che sta per compiersi, Paul dà la mano a John e pronuncia a fatica le parole che lo uccideranno.
Il racconto finisce qui ma Elaine si dimostra scettica riguardo alla storia e alle date: Paul, infatti, aveva detto che all'epoca dei fatti, nel 1935, aveva un figlio adulto, cosa possibile solo se lui fosse nato nell'Ottocento. La donna si ricrede quando Paul la porta in collina dove, in un casale abbandonato, vive ancora, dopo tanti anni, Mister Jingles: spiega, inoltre, che all'epoca dell'esecuzione di John egli aveva 44 anni mentre ora ne ha 108 e gode di buona salute. Tutto questo sembra derivare da una specie di effetto collaterale provocato da John che ha trasferito parte di sé stesso sia a Paul quando gli ha stretto la mano prima di essere giustiziato sia a Mr Jingles quando l'ha risuscitato tenendolo tra le mani. Paul conclude che questa vita così lunga che lo fa sopravvivere alla moglie, al figlio, ai colleghi e infine alla stessa Elaine sia in realtà una sorta di punizione divina per aver giustiziato John.
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