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Il Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde RIASSUNTO ANALISI PERSONAGGI

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Il Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde RIASSUNTO ANALISI PERSONAGGI Empty Il Ritratto di Dorian Gray di Oscar Wilde RIASSUNTO ANALISI PERSONAGGI

Messaggio Da andre Gio Ago 11, 2011 11:13 am

Analisi dei personaggi: I tre personaggi maschili descritti sono Dorian Gray, Basil Hallward e Henry Wotton.

- Dorian è un giovane di bell’aspetto e dai nobili sentimenti, che nella vita non fa nulla, se non coltivare eleganza e amicizie. La sua non completa maturità lo porta a lasciarsi influenzare dalle idee di Wotton, che lo conducono sulla cattiva strada. Dorian vive di apparenze, che causano un’involuzione, insoddisfazione, fino al disgusto di se stesso.

- Lord Henry Wotton è il classico edonista, uomo nobile, scettico e narcisista. E’ un osservatore della vita ed amante del piacere. Conforme al villano shakesperiano, rappresenta la cattiva coscienza di Dorian.

- Basil Hallward è un artista, un pittore, colui che plasma la Bellezza. Da alcune espressioni si capisce come sia invaghito di Dorian, forse anche solo della bellezza della sua persona e dei suoi modi di fare. Rappresenta la coscienza morale di Dorian e, come tale, viene ucciso dal protagonista.

Trama e analisi: L’artista Basil Hallward ha dipinto il ritratto di Dorian Gray, suo giovane ed affascinante amico. Un amico di Basil, Henry Wotton, incontra Dorian e lo incita a godersi a pieno la sua giovinezza. Henry convince Dorian che la bellezza e il piacere sono tutto nella vita e che il tempo per goderne è sempre breve. Per lui, la Bellezza è una forma di genialità, che non ha bisogno di essere spiegata, è la meraviglia delle meraviglie e possiede un diritto di sovranità su ogni cosa. Egli spiega come la Natura abbia la capacità di rigenerarsi, sconosciuta invece agli essere umani, che non possono tornare alla giovinezza perduta, ma degenerano in marionette ossessionate dal ricordo delle passioni di cui hanno avuto paura e dalle tentazioni a cui non hanno saputo cedere per vigliaccheria. Henry incita Dorian a non lasciarsi sfuggire nulla ed a restare sempre alla ricerca di nuove sensazioni. Dorian esprime il desiderio che sia il ritratto ad invecchiare al suo posto e questo si realizza. Dorian mantiene fascino e giovinezza, mentre è il dipinto, immagine della sua parte interiore, a mostrare giorno dopo giorno i segni di tempo, vizi e corruzione, diventando orrendo. Seguendo la lezione priva di morale di Henry Wotton, Dorian si abbandona ad ogni piacere proibito, fino ad arrivare all’omicidio dell’artista, che gli rimproverava il suo comportamento e a causare il suicidio della sua fidanzata Sybil e del suo amico Alan Campbell, che l’aveva aiutato, dietro ricatto, a far sparire il corpo di Basil. Le ultime pagine del romanzo racchiudono tutti i contraddittori pensieri ed emozioni che assalgono Dorian quando si rende conto di ciò che è diventato, tanto da disgustarsi di se stesso e dell’immagine mostruosa del ritratto. Nonostante sia consapevole dei delitti avvenuti, egli ritiene il dipinto e l’artista come veri colpevoli, invece che se stesso. Perdendo completamente di oggettività e pur sentendosi oppresso dal senso di colpa, non vuole confessare le sue azioni, in un ulteriore gesto di vanità e orgoglio, oltre che di vigliaccheria. Dorian ritiene che il suo vero peccato non sia stato l’omicidio di Basil, ma la sua indifferenza morale che lo ha portato, nella sua ipocrisia, ad indossare "la maschera della bontà". Decide così di distruggere il dipinto, che rappresenta la sua coscienza e l’unico testimone ed indicatore della sua colpevolezza. Dorian trafigge la tela con un pugnale, ma il gesto causa la sua morte, mentre il dipinto torna alla perfezione originale. Oscar Wilde descrive un mondo aristocratico, dove tutto è vuoto e superficiale, pur senza criticarlo esasperatamente, in quanto è il mondo a cui lui stesso appartiene. Wilde vuole però comunicare come la contemplazione della Bellezza sia un bene, ma non dev’essere fine a se stessa, dimenticando l’attenzione all’analisi interiore. E non per ultimo:

"L’amore è una cosa più meravigliosa dell’arte."

Oscar Wilde da "Il ritratto di Dorian Gray"
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